MOZIONE n. 46 del 10/11/2015
Mozione n.46/10^ di iniziativa dei Consiglieri O. GRECO,F. SERGIO recante: "Sulla protezione dell'olio extravergine di oliva"

Il Consiglio Regionale,

Premesso che:
premesso che: è noto lo scandalo emerso alcuni giorni fa con scoperta di una serie di segnalazioni redatte tra il 2009 e il 2013 dal nucleo di intelligence dell'Agenzia delle Dogane dalle quali emerge la costituzione di un trust italo-spagnolo costituito allo scopo di: - tenere bassi i prezzi dell'olio extravergine di oliva italiano;
- bypassarne la qualità;
- eludere le regole dell'UE sulla concorrenza;
dalle indagini dell'Agenzia delle Dogane è emerso che la società iberica Deoleo, controllata dal fondo di private equity Cvc che ha acquisito marchi italiani come Carapelli, Bertolli e Sasso, vende e compra olio ottenendo il marchio made in Italy nonostante la provenienza dell'olio non sia italiana, bensì Ue - ed anche extra Ue - olio greco, spagnolo, tunisino, marocchino;
il nucleo di intelligence anti frode dell'Agenzia delle Dogane ha denunciato questo cartello criminale che gestisce la grande commercializzazione di un presunto "olio extravergine italo spagnolo" e che lo commercializza con marchio "made in Italy" sostenendo che: "uno stesso soggetto abbia acquistato noti marchi italiani rigorosamente toscani e umbri appartenenti al giro di una sola famiglia, i Fusi" e che "con solo il 16% di prodotto italiano guadagna il marchio made in Italy, mentre il restante 84% è di provenienza straniera";
purtroppo le relazioni dell'Agenzia delle Dogane sono state tutte secretate dalla Commissione parlamentare d'inchiesta sulle contraffazioni “poiché coinvolgono stati esteri” anziché chiedere: a) alle autorità giudiziarie dei Paesi coinvolti di procedere nei confronti delle persone coinvolti visto i profili giudiziari penalmente rilevanti;
b) all'UE di sanzionare l'operato criminale del trust in questione per quanto di propria competenza;
sui documenti prodotti, già sei anni orsono, dall'Agenzia delle Dogane, è inquietante che il Ministero delle Politiche Agricole taccia e non fornisca spiegazioni nonostante i controlli effettuati nel 2014 dal nucleo anti-frode abbiano purtroppo confermato che il settore oleicolo italiano sia tra i più interessati da frodi commerciali configurando rilievi penali per reiterazione dei reati (art. 515 c.p.);
a Milano EXPO, lo scorso 5 ottobre, l'apposita commissione d'inchiesta sulla contraffazione ha diffuso le conclusioni sul cartello italo spagnolo, ma, il Ministro dell'Agricoltura Maurizio Martina, sia pure invitato, ha preferito declinare l'invito;
questa situazione va contrastata con forza dalla Regione Calabria e da tutte le regioni meridionali poiché l'olivicoltura oltre ad essere una ricchezza enorme per il benessere delle nostre popolazioni e del mondo è vitale per l'economia del meridione, suscettibile di essere necessariamente valorizzata negli interessi degli addetti del settore e della società tutta;
se dovesse prevalere la logica lobbista che arriva a fare secretare le denunce del nucleo di intelligence dell'Agenzia delle Dogane, dobbiamo saperlo, e nessuno di noi, potrà trincerarsi sul mantra del "noi non sapevamo", poiché nel volgere di pochi anni, due o tre al massimo, le aziende olivicole meridionali saranno costrette a dismettere gli impianti e sarà per loro impossibile reggere la scorretta e criminale concorrenza del cartello che si è costituito poiché non potranno produrre olio al costo di tre euro al kg!;
purtroppo, allo stato attuale, solo una minima parte dell'olio extravergine di oliva prodotto in Calabria è imbottigliato e commercializzato da imprese calabresi e che soprattutto non ne viene certificata la sua superiore qualità come richiesto dal testo di legge depositato il 30.06.2015e recante "Valorizzazione dieta mediterranea italiana di riferimento"';
dare attuazione alla certificazione di qualità degli oli extravergine di oliva calabresi ha una valenza soprattutto economica atteso che la FDA - Food Droug Administration USA - ha consentito di inserire uno specifico claim sull'etichetta degli oli extravergine di oliva per informare i consumatori delle differenti qualità degli oli extravergine di oliva commercializzati, avendone riscontrato la capacità di ridurre i rischi delle malattie cardiovascolari e consigliandone pertanto il consumo giornaliero di almeno 23 gr per la loro prevenzione;
Impegna la Giunta regionale
ed il Presidente della Regione Calabria: a promuovere un incontro con il Ministro delle Politiche Agricole, possibilmente in accordo con i presidenti delle regioni del Mezzogiorno - Basilicata, Campania, Puglia, Sicilia - al fine di: a. procedere alla revoca immediata, in via cautelativa, dell'utilizzo del marchio "made in Italy" ai soggetti denunciati dall'Intelligence dell'Agenzia delle Dogane;
b. non concedere ad altri l'utilizzo del marchio "made in Italy" per la commercializzazione di olio extravergine di oliva che non sia prodotto 100% italiano;
c. di elaborare entro un lasso di tempo breve un regolamento che preveda sulle etichette la qualità e la provenienza territoriale dell'olio extravergine italiano sull'esempio di quanto avviene per i vini italiani;
d. di procedere, in un lasso di tempo non superiore a tre mesi, alla elaborazione di una procedura per una certificazione nutraceutica dell'olio extravergine di oliva italiano insediando un'apposita commissione di esperti;
a porre in essere tutti gli atti conseguenti e necessari a certificare gli oli extravergine di oliva prodotti dai diversi cultivar presenti nella Regione secondo la qualità e la provenienza, atteso che le ricerche scientifiche condotte sinora hanno dimostrato che 1 litro di olio extravergine di oliva della Spagna contiene 75 milligrammi/litro di polifenoli mentre la media degli oli calabresi ne contiene più di 300 milligrammi. Inoltre, le cultivar calabresi contengono circa 600 mg di idrossitirosolo per Kg di olio, rispetto ai soli 100-150 mg contenuti nell'olio della cultivar spagnola Arbequina;
a ciò si aggiunge il dato riguardante l'oleocantale: 50 gr di oli calabresi contengono 200 milligrammi di oleocantale. Il Consiglio della Regione Calabria approva che la mozione venga trasmessa dal Presidente al Presidente del Consiglio e al ministro delle Politiche Agricole;
la mozione venga trasmessa ai senatori e ai deputati della Regione Calabria;
la mozione venga trasmessa: - ai deputati italiani eletti al Parlamento della Ue;
- ai Presidenti delle Regioni Basilicata, Campania, Puglia, Sicilia con richiesta di un’azione comune presso il Ministero delle Politiche Agricole e presso l’Ue;
- alle associazioni di categoria presenti in Calabria.

Allegato:

10/11/2015
O. GRECO,F. SERGIO